Ipse dixit #4 – Platone e piattini

tea
Foto di Daniel Y. Go

 

«È una teoria sbagliata e pericolosa quella che afferma che il poeta è necessariamente una persona fuori di testa. L’uomo provvisto di immaginazione non può in nessun modo essere fuori di testa, perché percepisce il senso delle cose vicine e lontane con la stessa chiarezza. Nel più sublime dei sensi, un poeta non può ragionevolmente dimenticare la sua tazza di thé solo perché sta riflettendo su Platone. Se non comprende una tazza di thé che ha sotto gli occhi, come potrà capire un Platone che non ha mai visto?»
(G. K. Chesterton su Sherlock Holmes)

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...