#FACCIAmolo – la bevitrice americana

Finalmente non sono più da sola a chiacchierare su questo blog!! Sono strafelice di ospitare il racconto di una amica che chiameremo lapazientebionda . Lei è schiva a esporsi, ma il suo mestiere la costringe a guardare con attenzione “chirurgica” le persone. Questa dote se la porta dietro sempre e sa, quindi, scovare piccoli frammenti di paradiso nel quotidiano tran tran. Insomma, è la narratrice perfetta per la nostra rubrica #FACCIAmolo.

Ecco il suo racconto, intitolato La bevitrice americana e il ragazzo dei fiori

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Foto di Karsten Bitter

Erano le 18 circa.
La ragazza bionda entra a salutare Nereide che gestisce il bar san Paolo: è a caccia di un sorriso e di una parola. Chiede una Lemonsoda ed apre il quotidiano oramai vecchio.
L’americana anziana, cliente nota per la passione alcolica a Nereide ed a chi il suo bar frequenta, si beve in rapidità una spremuta di limone con chissà quale superalcolico. A due passi da lei, appoggia i gomiti sul bancone un ragazzo di colore: ha lasciato fuori del negozio lo strumento del suo mestiere cioè i fiori, che cerca di vendere ai passanti. Nereide gli chiede: «E ti fidi?» Lui fa spallucce e sta in silenzio. Poi beve con la consueta calma degli africani il caffe’ macchiato che Nereide gli ha preparato.
La donna americana ha le gote rosse e di sotto gli occhiali ed i capelli bianchi ed unti lo osserva e ad un certo punto estrae i soldi per pagare e dice che vuole pagare anche il caffè del ragazzo. Le tre donne si rivolgono verso il giovane uomo pensando che questo ringrazi. Macché. Si continua a bere il suo caffè lungo … tendente all’infinito. L’americana esce in silenzio e le rimanenti osservatrici sono un po’ deluse. Il ragazzo finisce il caffé e si avvia, ringraziando Nereide, verso l’uscita. Nereide allora gli dice: «Non me devi ringraziare, ma la signora». Allora lui apre lo sguardo e diventa veloce: apre la porta e prende dal tavolino fuori il mazzo di rose rosse e bianche che aveva appoggiato sopra e ne estrae una.
La bionda dentro il bar si risveglia dalla sua assopita tristezza e dice a Nereide: «Non voglio perdermi la scena!». Cosi apre la porta e segue con lo sguardo il ragazzo di colore. Questo ha camminato di corsa e ha infine raggiunto l’anziana bevitrice che stava per entrare in casa. Le sorride e le porge una rosa bianca.

La ragazza bionda esce e va a farsi un giro, e poi va a messa e che sente dire dall’anziano prete?
«Beati coloro che vedono quello che oggi avete visto».

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Un commento

  1. Ciao Annalisa, leggendo questo articolo mi è venuta in mente una scena di qualche settimana fa. Mi trovavo a lavoro , dietro un bancone di farmacia, a serviRe i bisogni di persone più svariate, ed ecco che arriva un giovane extra comunitario che con difficoltà di lingua mi fa capire che vuole un antifed perche si sente male ma no ha soldi. io da farmacista commessa mi limito a proporgli dei farmaci che abbiamo per offrire a chi ha bisogno ma lui dice di aver allergia a questi. Così chiedo se è possibile dare il farmaco senza farlo pagare e a risposta negativa della titolare lo invito a tornare quando avrà dei soldi. Circa un ora dopo torna il ragazzo è mi da delle monete…3,40 euro…mancava ancora un euro per arrivare al costo del farmaco di cui aveva bisogno. Chiedo nuovamente se potevo acconten tarlo e di nuovo la stessa voce rivolta a lui dice :se non hai 4,40 non puoi comprare quello che vuoi! ed ecco che a tali parole di avvicina al bancone una sonora distinta, con i capelli rossi tinti e piega perfetta da parrucchiere, ben vestita e ben truccata sulla sessantina che mi chiede cio che aveva bisogno e aggiunge “poi mi dà anche il farmaco per il ragazzo, glielo compro io” . il ragazzo da un angolo ringrazia va a voce bassa la signora che voltandosi gli dice “non ti preoccupare”. Io rimasi colpita dal fare gentile di quella persona di buon cuore che mi aveva suscitato un sorriso mentre qualche minuto prima la voce acida del denaro e gli occhi tristi di un bisognoso si scontravano.

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