Carissimi amici,
sono molto dispiaciuta di non aver aggiornato il blog da tempo … magari (magari!) avrete immaginato che sono in qualche paradiso marittimo a godermi delle vacanze sfacciatamente lunghe. Non è proprio così, ma non va male. L’estate è il periodo dei lavori forzati per i traduttori; le nuove uscite autunnali che vi proporranno le case editrici si basano (giustamente) sul lavoro estivo dei traduttori. E per fortuna: è l’unico momento dell’anno in cui ho fiducia che la mia professione abbia davvero un futuro, vedendomi così “ricercata” per tanti lavori.
E la fatica di ritmi di lavoro allucinanti è ampiamente gratificata dal fatto che, a quanto pare, la mia estate è sovraffollata di romanzi polizieschi da tradurre. Neanche uno scemo si lamenterebbe di ciò; anche un ateo ringrazierebbe Dio di poter dire di avere la giornata piena di criminali da scovare e investigatori da ascoltare.
Forse per questo ho pensato che l’estate è il periodo migliore per leggere i gialli … come si dice? … brividi d’estate… Ed ecco che ve ne parlo un po’ qui: